La presentazione riguarda l'utilizzo di farmaci biologici nella gestione della Miastenia Gravis (MG), con focus su trattamenti innovativi per stabilizzare la malattia, ridurre l'uso di steroidi e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il futuro delle terapie biologiche sembra promettente, con miglioramenti nella gestione clinica della MG e nella qualità della vita dei pazienti.
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di Federico Camilli (BO), Maria Pia Giannoccaro (BO)
La diagnosi e il monitoraggio della Neuromielite Ottica (NMOSD) si basano sull'analisi clinica, diagnostica per immagini e biomarcatori. La risonanza magnetica (MRI) rivela caratteristiche distintive come lesioni iperintense T2 a livello del nervo ottico, del midollo spinale (LETM) e del cervello.
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La relazione analizza la miastenia gravis generalizzata (gMG), malattia autoimmune rara, discutendo patogenesi, sintomi e impatto sulla qualità della vita. Si approfondiscono terapie innovative come eculizumab e ravulizumab, evidenziandone l'efficacia e sicurezza in studi clinici e real-world. Presenta raccomandazioni terapeutiche e l'esperienza del centro di Parma, mostrando miglioramenti significativi nei pazienti trattati con inibitori selettivi del complemento.
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Le nuove prospettive terapeutiche si concentrano su trattamenti mirati al sistema immunitario, come gli inibitori del complemento che riducono l'attacco autoimmune alla giunzione neuromuscolare. Altre strategie innovative includono i modulatori delle cellule B e terapie con anticorpi monoclonali specifici.
Lezione da webinar
L'autrice analizza il ruolo della vaccinazione antimeningococcica e dei dati di farmacovigilanza riguardanti le infezioni da meningococco in pazienti trattati con farmaci che inibiscono il complemento. I tassi di infezione da meningococco sono diminuiti, grazie alla maggiore consapevolezza del rischio e all'uso di vaccini. La profilassi antibiotica ha dimostrato un'efficacia nel ridurre i tempi d'insorgenza delle infezioni.
Lezione da webinar
La Neuromielite Ottica (NMOSD) ha un decorso recidivante nel 90% dei casi, con disabilità legata alle ricadute. I farmaci che inibiscono il complemento sono efficaci nel prevenire nuove ricadute, migliorando la prognosi. La mortalità è diminuita al di sotto del 5% grazie ai trattamenti. I criteri AIFA regolano la rimborsabilità di questi farmaci ma la prevenzione delle ricadute rimane cruciale per ridurre la progressione della malattia.
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